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Attraverso frammenti di ricordi, una donna ricostruisce i fatti che hanno influenzato la vita di sua madre. Sullo sfondo, una casa alla quale arriva sempre il rumore del mare e che evoca paesaggi della memoria o appena intravisti. Separate da una distanza di più di mille chilometri, le due donne si raccontano, attraverso le parole di un quotidiano scandito da rituali e abitudini, le storie del loro presente e del loro passato, disvelando conflitti, abbandoni e difficili equilibri. Un romanzo che resta nella memoria.
Un rapporto madre-figlia caratterizzato da conflitti, abbandoni e difficili equilibri, nella scoperta dei segreti che hanno segnato entrambe.
Lia Maselli, di origine calabrese, è nata a Savona nel 1958. Vive e lavora a Parma. Nel 2009 ha vinto, con il racconto “Morte di Pepe Hillo innamorato”, il Premio Pensieri d’inchiostro (Giulio Perrone Editore). Ha pubblicato il romanzo “Le case dei venti contrari” (Formebrevi Edizioni, 2016) e “Immaginate una notte a Pietroburgo”, riduzione teatrale de “L’Idiota” di Dostoevskij (L’Arcolaio, 2017). Con “Il lungo contagio” è arrivata tra i primi tre finalisti del Premio Zeno 2020.
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