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Ogniqualvolta la nostra ragione (lente frangibile, è vero, ma pur sempre capace di correggere qualche diottria) ci mostrerà l’inappellabile nudità del re, volere ad ogni costo decantare l’ineguagliabile pregio del suo inesistente abito, e, come se non bastasse, volerlo a discapito dei millenni trascorsi senza riuscire a mettergliene addosso uno che minimamente si attagli alla sua regalità, sarebbe assurdo. Dio non voglia che sia questa l’ultima delle assurdità (dalla prefazione di Salvatore Colletta Drago).
Le incongruenze della fede in un dio creatore esposte attraverso l'analisi ragionata di cinque assurdità.