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Un giovane poeta s'innamora perdutamente del suo viaggio. Un sentiero che lo porterà a scrutare, col binocolo della curiosità, luoghi e paesaggi pregni di natura e di Storia. Luoghi osservati con minuziosità, attraverso gli occhi di chi è appassionatamente stregato, a tratti, dal proprio flebile peregrinare. Una silloge poetica che, come un lungo diario di viaggio, tanto assomiglia a una storia vissuta in solitaria, all’interno di un percorso completamente assorto che, con naturalezza, sfocia in immagini nella mente dell’autore.
Prefazione di Zairo Ferrante; postfazione di Rocco Rosignoli.
Un diario di viaggio sotto forma di silloge poetica, intima e solitaria, tra natura e Storia.
Fabio Strinati nasce a San Severino Marche nel 1983. Vive e lavora a Esanatoglia, un paese dell'entroterra marchigiano nella provincia di Macerata. Debutta come poeta nel 2014, con il libro "Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo" (Il Foglio). Ha pubblicato anche poemetti e aforismi. È presente in diverse riviste e antologie letterarie. Da ricordare le riviste “Il Segnale”, fondata a Milano dal poeta Lelio Scanavini, “Sìlarus”, fondata da Italo Rocco, e il bimestrale di immagini, politica e cultura “Il Grandevetro”.
Calibano Editore