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Nel suo lungo ragionare, il protagonista si confronta con la figlia immaginaria, con la compagna ormai lontana e con se stesso. Il riferimento a Winston Smith propone una rilettura di quanto il romanzo orwelliano lasciava intendere con l’affermazione: “Egli era riuscito vincitore su se medesimo”. Attraverso un prologo, una tesi, un’antitesi e una sintesi il protagonista immagina, condivide i pensieri e dialoga con se stesso fino alla riconciliazione finale: finalmente risulta vincitore di se stesso.
L'intimo diario di un protagonista inconsapevole di voler far pace con se stesso.
Filippo Bonazzi nasce a Modena nel 1980. Ingegnere per l’Ambiente e il Territorio, per non trascurare il suo emisfero destro coltiva diverse passioni, delle quali tiene traccia nel sito www.bonnyarte.it.
Calibano Editore