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Duecentoventi anni di Storia narrati da un violoncello creato nel 1768 dal Villan D'Ascoli, le cui traversie non sono seconde a quelle di un Renzo Tramaglino qualsiasi. Il violoncello ama, odia, è sboccato e maleducato, ma anche saggio e sagace. Passando di mano in mano attraversa secoli di avventure raccontandole dal suo punto di vista unico al mondo e portandoci da Fermo al Kremlino in un susseguirsi di eventi straordinari che lo vedono attore principale. Tutti i violoncellisti considerano il proprio strumento “vivo” e, in questo libro, trova finalmente la sua vera voce.
Il viaggio attraverso la Storia di un violoncello dall'animo umano che racconta in prima persona le sue traversie.
Gianluigi Gasparri, ex caporedattore del Resto del Carlino, per vent’anni collaboratore di punta per Bell’Italia periodico, giornalista d’assalto e collezionista di querele, specialista in battaglie contro i mulini a vento, ha pubblicato tredici libri fra cui La Piazza delle vanità (Ponte Nuovo Bologna, 1983); L'harem delle brutte (Mondadori 1985); L'Uovo azzurro (Mondadori 1990); Strafalciopoli (La Lepre, Roma, 2012); SEM (Leone, 2017); Storie di ordinaria libidine, piccolo libro di racconti (Librati, 2017); Pallide lussurie (2018); L'Illibato (2019) e, con Calibano, L’amante in si bemolle (2021); Il dio sbagliato (2023); L’angioletto col pisello (2023), Lo strano caso di Castore e Polluce (2024).
Calibano Editore