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Una silloge poetica che si presenta come un concept album composto di canti blues: come recita il titolo di un classico del rock italiano, “abbiamo tutti un blues da piangere”. Il senso di scollamento dalla realtà, trasformata in miraggio da rapporti umani sempre più artificiali, si traduce in una ricerca delle radici: è necessario scavare nella memoria per ritrovare il sapore di una vita vissuta e non solo recitata per se stessi e per il mondo. E la musica è forse l’unica arte che ci salverà da noi stessi.
Un piccolo epos della consapevolezza che la felicità sta anche nella contemplazione della propria infelicità.
Nicola Russo è nato nel 1971 a Barcellona Pozzo di Gotto, dove vive e insegna latino e greco al liceo classico. Ha al suo attivo due opere narrative (“Nuoto a rendere”, 2007 e “L’idraulico cieco”, 2013, ambedue pubblicate con Pungitopo). Nel 2017 giunge all'esordio poetico con “Contemporaneo di Ninive” (Smasher Edizioni), che prosegue con le sillogi "Non bisogna mai attraversare Abbey Road" (Calibano, 2019) ed "Elogio della voragine" (Robin, 2021).
Calibano Editore