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Come l’uomo dovrebbe abitare la propria notte? Francesco Menozzi descrive i luoghi, i fatti e i silenzi in una notte viva più del giorno, dove l’insonnia è la causa di questa ricerca. La sua parola è distratta, volgare, eccipiente di un vivere affamato che non trova sazietà. «Orse avide a primavera | poco dopo la prima pioggia». Così il fare poesia diviene un atto funambolico nel sentire ogni minima variazione, un esercizio meditativo per riuscire a cogliere la potenza delle cose che vibrano.
Un viaggio nelle profondità della notte, in silenzi e parole.
Francesco Menozzi è nato a Modena nel 1983. Ha pubblicato “Frammenti per un discorso a Epimeteo” (Controluna, 2022) e collabora con la rivista “Millecolline” con la rubrica “Breve storia impossibile di ladri, stradoni e fatti inconcludenti". Scrive e collabora attivamente per la rivista "Liberalamente" dell'associazione Fareassieme di Trento.
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