Rotate screen
La Casa Editrice
catalogo
Autori
Pubblica con noi
News
Eventi
Post
I simulacri, le statue, le sculture sono veicoli di conoscenze invisibili ma enigmatiche: imbastiscono con l'uomo un dialogo costantemente mutilo della voce. A chi però le ascolti pare che il tempo, incorporato in quelle figure di pietra, di polvere o di neve, riprenda lentamente a fluire. Un flusso esistenziale che può ossessionare e condizionare chi ne sia venuto in contatto.
Mescolando tono fantastico e rievocazione letteraria, i racconti di Spila ci rivelano l'inquietudine di questo smarrimento, dalla venerazione alla paura, dal fascino alla morte.
Il mistero e l'azione quasi magica che le statue esercitano sull'animo umano.
Cristiano Spila (1968) alterna scrittura critica e scrittura creativa. Il suo impegno nelle traduzioni (Poe, Melville, London) e nella saggistica testimonia il senso di una ricerca letteraria più personale possibile e, forse, la sua irrequietezza. I suoi racconti nascono come meditazione sul tempo e sul destino umano. In lui la scrittura si carica di una valenza simbolica, contraddittoria, notturna come negli autori da lui più amati.
Calibano Editore