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In un prossimo futuro l’immigrazione ha provocato una tale reazione di rigetto che lo Stato, per esorcizzare le ben alimentate paure del cittadino medio, ha istituzionalizzato la “Caccia", in cui il clandestino è insieme preda e cacciatore: con tanto di tessera magnetica su cui registrare le catture, alla fatidica quota di trenta ha diritto al sospirato permesso di soggiorno. Una guerra tra ultimi in cui non può che vincere il peggiore, come scopriranno sulla loro pelle Sunee, Jab e Shamil. Una lotta che non proclama vincitori, ma vinti.
La reazione di rigetto di una società malata, preda di ben alimentate paure, porta all’istituzionalizzazione della “Caccia al clandestino”.
Euro Carello, torinese, non sapendo opporsi a due insopprimibili vocazioni, ha avuto la felice sorte di insegnare e un’attiva partecipazione alla stagione del '68. Per quindici anni è stato volontario nell'Associazione umanitaria Emergency. Il suo racconto “I Corvi sono lì che aspettano” ha vinto il XIV Trofeo RiLL. Ha pubblicato “Il seme del nemico, racconti contro la guerra” (Giulio Perrone Editore) e “Letti a undici piazze, racconti su undici piazze torinesi” (Graphot Editore, con Mario Bianco). Il suo spazio è www.eurocarello.it
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